Taranto nuove videotrappole, 43 sanzioni in 36 ore

L’occhio elettronico di Kyma Ambiente contro il “turismo dei rifiuti”. Le nuove videotrappole installate sul territorio comunale cominciano a dare risultati più che significativi.
In appena 36 ore hanno già immortalato numerosi abbandoni di ingombranti e conferimenti di rifiuti fuori dalle fasce orarie consentite.
Sono 43 le sanzioni elevate in meno di due giorni grazie ai dispositivi posizionati su viale Unità d’Italia, strada che collega Taranto a Talsano. In particolare i trasgressori ripresi dalle videotrappole collocate nei pressi del Vivisport, viaggiavano tutti in direzione Taranto e, approfittando dei cassonetti verdi dell’indifferenziato collocati all’ingresso della città, scaricavano rifiuti a qualsiasi ora, anche ingombranti.
I residenti e le attività della zona hanno più volte sollecitato l’installazione delle videotrappole per contrastare quello che viene definito il turismo dei rifiuti. Dai paesi della provincia e dai quartieri dove è attiva la raccolta differenziata, infatti, in tanti approfittano della presenza dei cassonetti stradali di confine per scaricare sacchi di rifiuti indifferenziati al loro passaggio verso la città.
Un fenomeno aumentato drasticamente nelle ultime settimane e che Kyma Ambiente, in collaborazione con la Polizia Municipale e su impulso dell’amministrazione Melucci, vuole arginare, per garantire igiene e decoro nelle zone maggiormente colpite.
I risultati premiano la scelta: 43 sanzioni, da 50 a 500 euro, in 36 ore. Nei prossimi giorni verranno pubblicati anche i risultati delle altre videotrappole installate su viale del Rinascimento, via Ospedalicchio, via Etolia e via Scoglio del Tonno.
«Abbiamo risposto ai residenti e alle attività di quella zona – ha commentato il presidente Giampiero Mancarelli -, che chiedevano maggiori controlli attraverso il sistema delle videotrappole. Il fenomeno del turismo dei rifiuti è in aumento e vogliamo contrastarlo per evitare che le postazioni di cassonetti stradali ancora presenti si trasformino in discariche. Continueremo a lavorare affinché le sanzioni comincino a scoraggiare certi cittadini che si credono più furbi di altri. Voglio ringraziare gli operatori della sala di monitoraggio e controllo di Kyma Ambiente che stanno davvero facendo un importante lavoro di repressione unitamente alla Polizia Municipale».