Prevenzione al femminile, tornano le visite gratuite della Lilt

Sotto i 50 anni e in condizioni economiche o sociali non agiate. È l’identikit delle donne tarantine a cui l’Associazione Provinciale della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori nel mese di marzo offrirà gratuitamente l’accesso a visite ed esami per la prevenzione delle patologie di genere.

L’iniziativa è rivolta esclusivamente a donne con Isee famigliare 2024 inferiore ai 20mila euro, che dimostrino di risiedere nei quartieri Tamburi o Paolo VI (i più esposti al rischio ambientale) di Taranto oppure di essere migranti o senza fissa dimora, quand’anche provenienti da altri quartieri della città.

Tre i pacchetti messi a disposizione: controllo ginecologico (visita ginecologica, ecografia e pap test), per le appartenenti alla fascia 25-49 anni; controllo senologico (visita senologica ed ecografia mammaria), per donne di età compresa tra i 25 e i 39 anni; screening senologico (visita senologica, mammografia ed ecografia mammaria), dai 40 ai 49 anni di età.

Le interessate ai pacchetti diagnostici dovranno necessariamente prenotarne l’accesso (se ne potrà scegliere solo uno), chiamando dal lunedì al venerdì i numeri 327.0388515 (dalle 10:00 alle 12:00) o 328.1752630 (dalle 17:00 alle 19:00).

Le visite saranno condotte da un medico specialista in una struttura sanitaria convenzionata con la Lilt di Taranto. Verranno accolte solo le richieste di chi non ha fatto controlli analoghi di recente e non saranno accettate prenotazioni multiple. Le prenotazioni saranno aperte fino all’esaurimento del numero complessivo programmato.

La speciale attività di prevenzione di marzo rientra nell’ambito del progetto POST – Prevenzione e Salute nel Tarantino, che mira a tutelare le donne più vulnerabili del capoluogo ionico, incentivandole a sottoporsi regolarmente ai controlli. L’attività è organizzata dalla Lilt di Taranto, grazie a un finanziamento conseguito nell’ambito dell’Avviso “Puglia Capitale Sociale 3.0”, promosso dall’Assessorato al Welfare della Regione Puglia e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.