A Martina Franca il convegno dell’Università dell’Età Libera

L’Università dell’Età Libera di Martina Franca ha organizzato il Convegno ”Incontro intergenerazionale: Orientamenti e proposte per il dialogo nelle società multiculturali. Le Università della Terza Età in Puglia” che si è tenuto venerdì 14 ottobre, nella Sala Consiliare “D’Avalos” del Palazzo Ducale di Martina Franca. I lavori, coordinati dalla Dott.ssa Angela Spalluto, Presidente dell’Università dell’Età Libera, sono stati aperti dai saluti istituzionali del Dott. Gianfranco Palmisano, Sindaco di Martina Franca, dell’Arch. Maria Raffaella Lamacchia, Dirigente Sezione Istruzione e Università Regione Puglia, e del Prof. Carlo Dilonardo, Assessore alla Cultura del Comune di Martina Franca. In seguito sono intervenuti i relatori: il Prof. Cosimo Damiano Fonseca, Accademico dei Lincei e Rettore dell’Università dell’Età Libera, il Prof. Alberto Fornasari, Direttore Centro Interuniversitario di Ricerca “Popolazione, Ambiente, Salute” dell’Università degli Studi di Bari, la Dott.ssa Agata Rodi Funzionario Sezione Istruzione e Università della Regione Puglia, la Prof.ssa Giovanna Fralonardo, Presidente della FEDERUNI (Federazione Nazionale Università della Terza Età). Nel corso dei lavori le testimonianze della Prof.ssa Tina Semeraro, dell’Avv. Luigi Desiati, della Sig.ra Aurelia Caramia e del Sig. Benvenuto Messia, che hanno ricordato l’impegno dell’Università dell’Età Libera a favore della comunità martinese. Presentando l’evento la Presidente Dott.ssa Angela Spalluto ha evidenziato che «l’Università dell’Età Libera, in base ai principi fondanti, pone in essere la realizzazione di buone pratiche e soluzioni finalizzate a favorire la crescita sociale e culturale dei nostri concittadini, attraverso lo spirito di abnegazione e la capacità di tanti Soci e Docenti disposti a donare la propria professionalità, l’esperienza di vita, il proprio tempo libero». «L’Università dell’Età Libera è un’orchestra dove il Presidente – ha poi detto Dott.ssa Angela Spalluto – ha un ruolo interpretativo delle esigenze e delle aspettative di tutti coloro che si iscrivono, ma, ogni componente è responsabile della propria esecuzione rivolta a riscoprire la bellezza di chi ci cammina accanto e a coltivare l’essenza della vita, dove il significato è il suo divenire».