Presentato a Potenza il libro “Stringimi ancora la mano” della giornalista e scrittrice Eliana Positano

E’ stato presentato sabato 12 settembre in Piazza Duca della Verdura a Potenza il libro “Stringimi ancora la mano” della giornalista e scrittrice Eliana Positano. La presentazione, ad opera dell’Associazione Culturale ed Artistica Kaleydos, rientra nella rassegna del Comune “La Potenza del Centro e delle Contrade” e ha visto la partecipazione, tra i relatori, oltre che dell’autrice anche del Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi, del Sindaco di Potenza Mario Guarente, del Dirigente dell’Hospice dell’ospedale San Carlo Marcello Ricciuti. A moderare la serata, il caporedattore lucano della Gazzetta del Mezzogiorno Massimo Brancati, mentre la recensione del libro sarà affidata al giornalista Ansa Francesco Loscalzo. Nel corso della serata, intermezzi musicali del Duo composto da Renato Pezzano e Valentino Bianconi. Il libro, edito da Hermaion Edizioni, è un racconto vero, di vita vissuta, di emozioni e forza interiore ma soprattutto di coraggio. Narra la storia di un uomo che si trova improvvisamente ed inconsapevolmente a lottare contro un cancro oramai in fase terminale e quindi incurabile. Una lotta all’ultimo sangue, come quella mitologica tra Davide e Golia, in cui ha prevalso la sofferenza di un corpo martoriato e l’amore incondizionato di una moglie e compagna di vita che ha anteposto la sofferenza dell’uomo alla sua quotidianità di madre e professionista. Si parla di cancro nel libro, ma anche di temi importanti come l’eutanasia, l’informazione spesso inesistente o carente tra medico e paziente, la complicità tra politica e compagnie petrolifere nell’acconsentire di martoriare luoghi che diventano ‘terra dei fuochi’. Un libro che è stato definito da chi lo ha letto crudo ma realistico, una lezione di vita che vuole essere d’esempio e vuole indurre a guardare avanti anche quando ci si trova al bivio o anche quando tutto appare buio e in fondo c’è solo uno spiraglio per tornare a vivere. Nel libro sono racchiusi interrogativi, paure, dubbi e lievi speranze per chi combatte contro il cancro e tenta disperatamente di rimanere attaccato ai propri affetti. Di contro, paure, rassegnazione, coraggio smuovono invece le giornate di chi vive accanto ad un malato terminale e, pur sapendosi impotenti difronte alla malattia, ci si mostra volitivi e forti. Fino all’ultimo istante, fino all’ultimo respiro. Fino all’ultimo battito. Il libro, già presentato a Palermo nell’ambito della rassegna ‘Botteghe letterarie per la via dei librai 2020’ e a Rionero in Vulture, è stato definito dal giornalista Claudio Riolo “un racconto che descrive la morte in una società che la nega e in questi mesi recenti ne abbiamo avuto prova concreta. In realtà la morte è un’astrazione, non esiste, ma è drammaticamente vera la malattia, il cancro, animale vorace che succhia il sangue, distrugge corpo e spirito, instancabile fino alla fine. Pagina su pagina sembra voler soccorrere il lettore invitandolo a non piangere e a non temere. Dal dolore dell’autrice, spira un soffio di vita”.